RISTRUTTURAZIONE AGEVOLATA

Agevolazioni fiscali ristrutturazione: IVA al 10%

Nel caso si debbano eseguire lavori di ristrutturazione edilizia, è bene sapere che non occorre versare l'aliquota ordinaria IVA del 22% bensì quella agevolata al 10%, ciò su immobili a prevalente destinazione abitativa privata.
 
Bisogna presentare alla ditta esecutrice dei lavori o al fornitore dei materiali, per ottenere l'IVA agevolata, un documento che attesti effettivamente la tipologia di lavori da affrontare come rientranti nella ristrutturazione edilizia. Showroom delle Ceramiche saprà indicarvi tutta la documentazione necessaria per poter godere delle agevolazioni fiscali.

Nel caso le lavorazioni vengano eseguite da ditte in subappalto, l'IVA non potrà essere agevolata a meno che l'appaltatore principale non fatturi al 22% la ditta in subappalto mentre ai committenti il 10%.

Benefici fiscali per la ristrutturazione edilizia

Lo Stato ha introdotto già da diverso tempo una serie di incentivi per incoraggiare il recupero del patrimonio edilizio esistente e contrastare così il fenomeno di costruzione sconsiderata di nuovi edifici: detrazioni ristrutturazioni al 50%, detrazioni per ristrutturazione al 65%, bonus mobili e conto termico.

Le detrazioni fiscali per ristrutturazione al 50% sono valide solo per gli immobili a destinazione residenziale e si tratta di una detrazione dall'IRPEF, imposta sul reddito delle persone fisiche, pari appunto al 50% delle spese sostenute, da calcolare su una spesa massima di 96.000 euro.
 
Sono detraibili anche lavori effettuati su parti comuni condominiali e non solo sulle abitazioni private, su pertinenze quali cantine, soffitte, garage, cortili e altri spazi.

Nel caso in cui la ristrutturazione preveda anche un ampliamento, la detrazione spetta solo per le spese relative alla parte esistente giacché l'ampliamento si configura come nuova costruzione. La detrazione è ripartita in dieci rate annuali di uguale importo.

Lì dove si eseguono interventi volti al risparmio energetico, la detrazione fiscale ristrutturazione è pari al 65% delle spese sostenute ed è valida per gli immobili di qualsiasi categoria catastale, è una detrazione dall'IRPEF o dall'IRES, imposta sul reddito delle società.
 
La detrazione ristrutturazione esiste nel momento in cui si attesta una vera e propria riduzione del fabbisogno energetico complessivo dell'edificio per riscaldamento, per interventi di miglioramento del potere isolante dell'involucro, isolamento del tetto o delle pareti, sostituzione di porte esterne e serramenti, installazione di schermature solari, installazione di pannelli solari termici, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, caldaie a condensazione, pompe di calore, impianti geotermici a bassa entalpia, generatori di calore alimentati a biomasse combustibili.
 
Anche per questo genere di recupero fiscale ristrutturazione, la spesa massima su cui calcolare la detrazione dipende dal tipo di intervento eseguito, è ripartita in dieci rate annuali di pari importo.

Ristrutturazione edilizia, bonus mobili e conto termico

Altra detrazione al 50% è il bonus mobili relativo quindi all'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in classe A+ e forni in classe A, arredo immobile oggetto di ristrutturazione.
 
Si possono detrarre quindi i letti, gli armadi, i tavoli e le sedie, i materassi, gli apparecchi illuminotecnici, librerie, scrivanie, anche gli elettrodomestici come i frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde ventilatori elettrici, condizionatori.
 
La detrazione viene data con percentuale 50 rispetto alle spese documentate e fino ad un ammontare complessivo di 10.000€, essa è ripartita in dieci rate annuali di stesso importo.

Il conto termico non è una detrazione fiscale bensì un contributo statale elargito in rate annuali comprese fra 2 e 5 anni in funzione dell'intervento realizzato.
È concesso ai soggetti privati, ovvero persone fisiche, ma anche a condomini, soggetti titolari di reddito di impresa, nel momento in cui attuano interventi relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza.

S'include quindi la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con quelli dotati di pompe di calore, l'installazione di collettori solari termici abbinati anche a sistemi solar cooling, la sostituzione di scaldacqua a pompa di calore. Il calcolo dell'incentivo è determinato attraverso tabelle di riferimento istituite con apposito Decreto Ministeriale.

Oltre questo recupero fiscale per ristrutturazione, possono essercene tanti altri che alcune Regioni e Comuni promuovono per periodi limitati incentivando alcuni interventi di interesse specifico per il proprio territorio.

Risparmiare il 90% con il Bonus ristrutturazione facciate

La legge di Bilancio 2020 sembra aver approvato una nuova detrazione fiscale per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici, considerando sia l'aspetto estetico, sia tutto quello che concerne la sicurezza, relativa alle parti aggettanti degli edifici come balconi cornicioni etc, che spesso si trovano in avanzato stato di degrado.
 
L'obiettivo del Bonus Facciate è quello di riqualificare l'aspetto delle città stesse, incentivando i singoli condomini con un'alta percentuale di credito, si parla infatti del 90%, a lavori eseguiti di ristrutturazione nei loro edifici.

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